FINANCIAL PLANNING
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Semplice o composto? TAN o TAEG?
Rivediamo insieme le differenze tra le varie tipologie di tassi d'interesse
Iniziamo con un pò di teoria (ma non troppa!)
I tassi d'interesse si suddividono in 2 classi:
Interessi semplici: usano come base di calcolo solo il capitale iniziale, per qualunque orizzonte temporale. Vengono prevalentemente utilizzati per operazioni inferiori ad 1 anno.
Vediamo un esempio:
Interessi composti: a differenza dei precedenti, ad intervalli predefiniti (es. ogni anno), l'interesse si accumula al capitale ed il totale diventa la base per le valutazioni successive. Vengono utilizzati per operazioni superiori ad 1 anno.
Vediamo un esempio:
Come si può notare nei due esempi di destra, se l'orizzonte temporale supera l'anno, gli interessi composti sono maggiori di quelli semplici (3.310€ anziché 3.000) perché la base di calcolo include sia il capitale (10K€), sia gli interessi maturati nei periodi precedenti.
Introduciamo ora due concetti: Tasso Annuo Effettivo (TAE) e Tasso periodale (sia in regime di capitalizzazione semplice che composta)
Il TAE corrisponde al "vero tasso di interesse su base annua".
Visto che nelle nostre simulazioni non avremo sempre un tasso annuale... con le formule sotto possiamo trasformare il tasso annuale in periodale e viceversa:
Nell'esempio seguente vediamo che:
in regime di "interessi semplici", per ottenere il TAE è sufficiente moltiplicare il tasso periodale x il numero di periodi (1% x 12 volte = 12%)
in regime di "interessi composti", per ottenere il TAE bisogna utilizzare la formula specifica. Il tasso che si ottiene è maggiore e pari al 12,68% (perché in ogni periodo l'interesse viene calcolato su una base che, grazie agli interessi, è sempre maggiore!)
Arriviamo ora al TAN ossia il Tasso Annuo Nominale
Il TAN si può considerare come il "tasso d'interesse puro" applicato ad un finanziamento. Un esempio? Un investimento ad un tasso semestrale del 6% avrà un TAN del 12% (ossia 6% x 2).
Perché viene usato? Perché risponde alle condizioni minimali sulla "trasparenza" dei tassi...
Per via della capitalizzazione, il TAN è sempre inferiore al TAE!
Quindi come bisogna procedere in presenza di un TAN? Bisogna prima calcolare il Tasso Effettivo periodale equivalente e poi fare tutti i calcoli con il tasso ottenuto!
Nel caso del nostro investimento con tasso semestrale del 6%, applicando la formula di conversione troveremo che il tasso effettivo del nostro investimento corrisponde al 6,1% = ((1+6%/2)^2-1)
Vediamo ora un esempio
Un finanziamento di 1.500€, in 24 mesi, ad un TAN dell'8%.
Tramite la formula "RATA" di Excel, troviamo una rata di 67,8€.
Lo sviluppo del finanziamento è visibile nel "piano di ammortamento" con indicazione separata di:
capitale residuo
rata quota interesse
rata quota capitale
Per il calcolo Excel ci chiede di inserire il tasso periodale (0,667%!)
Nel caso qui a destra invece troviamo la situazione inversa.
Dato un finanziamento di 1.500€, in 24 mesi, conosciamo la rata (67,8€), ma non sappiamo qual è il tasso...
Tramite la funzione Excel "TASSO", otteniamo uno 0,667% "nominale periodale", che equivale ad un TAN dell'8%
Con la formula vista a metà articolo... se lo trasformiamo in TAE otteniamo un valore superiore: 8,024%
Quindi cosa abbiamo capito?
Sicuramente che quando stiamo valutando un finanziamento, il vero tasso da prendere in considerazione è il TAE, anzi... ancor meglio il TAEG ossia il Tasso Annuo Effettivo Globale
Questo tasso è infatti il più completo, in quanto considera anche eventuali spese di apertura pratica, spese di incasso, assicurazione... che nel caso di un finanziamento come credito al consumo o mutuo possono incidere veramente tantissimo!